Non si vuole certo dare una definizione scientifica sulla differenza fra marone e castagna e quindi mi limito a dire che il “Marone” (con una o due “erre” a seconda delle varie zone d’Italia) è una varietà di “castagna” che nel tempo è stata selezionata e migliorata a seguito di successivi innesti.
Si può quindi certo dire che sia i maroni che le castagne sono entrambi il frutto della pianta di castagno (catanea sativa).
Il riccio contiene sempre tre maroni anche se a volte è pienamente sviluppato solo uno o due frutti.
Il frutto è lucido e di colore marrone, con tonalità variabili fra le varie cultivar, e presenta sulla buccia esterna, il pericarpo, delle striature verticali che vanno dalla cicatrice ilare all’apice del frutto, la cosiddetta torcia; queste striature sono in leggero rilievo ed hanno un piacevole effetto ottico che accentua le curvature del frutto.
La cicatrice ilare è il segno di dove il frutto era attaccato al riccio e nel marone ha una forma tendenzialmente rettangolare.
Ma la caratteristica principale del marone sta nella facile pelabilità dalla seconda buccia, l’episperma, che presentando scarse o assenti introflessioni nella polpa vi si stacca facilmente.
Nel marone la polpa è corpo unico mentre la polpa delle castagne molte volte è settata in due o anche tre cotiledoni.
La forma ed il colore del marone sono il risultato di secolari processi di selezione. In Italia sono presenti numerose varietà di marrone che acquisiscono il nome dalla particolare area geografica di provenienza.
I marroni si valutano in base al numero di frutti necessari per ogni chilogrammo, ma poiché il frutto si asciuga molto rapidamente queste classificazioni sono da considerare solo indicative e all’origine
grandissimi 40/50 marroni per kg.
grossi 55/65 marroni per kg.
medio 75/85 marroni per kg.
piccole 90/100 marroni per kg.
Il contenuto calorico dei maroni freschi è di 180 kcal. per 100 g ma contengono pochissimi grassi e sono principalmente insaturi. Sono ricchi di potassio e in misura inferiore di calcio, magnesio, fosforo e ferro, contengono anche antiossidante della famiglia della vitamina E.
Non contengono glutine e sono importanti per la dieta di chi soffre di celiachia.
Testo e foto di Manuela Valentini