La Rocciata è un dolce di origini molto antiche, che tradizionalmente si prepara ad Assisi, Foligno e zone limitrofe durante le festività invernali e sopratutto non può mancare per commemorare le feste dei Morti. E’ chiamata anche “attorta” nelle zone montane e a Spoleto
Sembra risalga ai primi insediamenti umbri, infatti nelle “tavole eugubine” si fa riferimento ad un alimento “il tensendo ” simile alla rocciata e che veniva preparato nei riti sacri
Questo rotolo di pasta sottilissima, croccante, profumato di spezie, farcito di noci e mele, prende il nome dalla sua forma “arrociata”
Nella rocciata si può trovare una somiglianza nella preparazione con lo strudel, anche se si differenzia per l’uso del cacao e l’alchemes, per cui non si escludono i legami con i Longobardi che proprio qui avevano un loro stato nell’alto medioevo e forse avevano favorito l’integrazione fra le due ricette
Le ricette che si trovano sono diverse fra di loro, qui abbiamo pensato di proporre quella della “sagra della rocciata”
Rocciata di Assisi
Dosi pasta
200 g farina 00
50 g zucchero
80 g acqua tiepida
2 cucchiai olio oliva
un pizzico di sale
Dosi ripieno
300 g mele a cubetti
60 g noci tritate grosse
30 g pinoli
50 g uva sultanina ammollata e tamponata
30 g zucchero
4 cucchiai cacao
la scorza grattata di 1/2 limone
1 cucchiaino di cannella
alchermes e zucchero q.b. per decorare
un pizzico di sale
Preparate il ripieno che deve insaporirsi per almeno mezz’ora, unite pertanto le mele tagliate a cubetti, i pinoli, la buccia di 1/2 limone, la cannella, lo zucchero, un pizzico di sale, le noci tritate e l’uva sultanina.
Mescolate tutti gli ingredienti dell’impasto e tirate una sfoglia rettangolare molto sottile; posizionatele su un canovaccio o carta oleata, distribuitevi il ripieno e spolverizzatelo di cioccolato in polvere, poi avvolgetelo formando un rotolo, e conseguentemente formate una chiocciola.
Disponete la chiocciola in una teglia con carta da forno e spennellate con poco olio d’oliva e spolverizzate con poco zucchero semolato
Infornate a 180° e cuocete per 30-35 minuti circa.
Fate raffreddare la rocciata, quindi irroratela con un po’ di alchermes e servite. Conservate a temperatura ambiente, può durare 4-5 giorni.
Testo e foto di Manuela Valentini
Disegno Rocciata di Dani Pensacuoca
Ricetta e fonti da Sagra della Rocciata