Che lo si beva in infusione, per rilassarsi prima di prendere sonno, o lo si assuma per lenire problemi intestinali, che se ne facciano scorpacciate, quando e’ usato per profumare torte e biscotti o che lo si centellini sotto forma di liquore, l’anice verde ha sempre un suo perche’. Lo sapevano i Romani, che lo utilizzavano come digestivo a fine pasto o come conforto per i gladiatori, a cui si offriva per tradizione una focaccia profumata con questi semi, prima di scendere nell’Arena. Lo sapevano gli speziali e gli alchimisti del Medioevo, che preparavano confetti per stimolare l’appetito ed infusi per cancellare lo stress. E lo sapeva anche Carlo Magno che, innamoratosi a prima vista di questo ingrediente, lo fece piantare ad Aquisgrana, in nome di quel km zero di cui fu antesignano. Le massaie profumavano pani e focacce, inventavano biscotti e gli sposi ricevevano confetti all’anice, in segno di fertilita’ e di opulenza. La storia della nostra gastronomia, quidi, ha il profumo caldo ed intenso di questa pianta che, nei secoli, e’ diventata un filo rosso- o meglio, verde- capace di legare nord e sud, centro e isole in una relazione di corrispondenze aromatiche e delicate, che ci accingiamo oggi a celebrare nel nostro calendario.
CIAMBELLINE ALL’ANICE VERDE
da Le ricette di Castignano – Anìs a cura di A.e S. Corradetti
Ingredienti
350 g di farina 00
180 g di zucchero
100 g di olio extra vergine di oliva
100 g di vino bianco
8 g di lievito per dolci
2 cucchiai di Anice Verde di Castignano
zucchero semolato per finitura
Con la farina formare una fontana e versarvi al centro lo zucchero, l’olio, il vino , il lievito. Amalgamare e quando l’impasto incomincia a diventare omogeneo ,aggiungere i semi di anice. Continuare ad impastare fino ottenere un panetto compatto . Se l’impasto fosse troppo morbido aggiungere la farina , se troppo duro ancora un po’di vino. Formare dei piccoli cordoncini di 10 cm di lunghezza, chiuderli a cerchio e passarne un lato nello zucchero. Adagiarli su una teglia coperta di carta forno con il lato dello zucchero rivolto verso l’alto e infornare a 180° per 20 minuti.
Testo di Alessandra Gennaro
Ricetta e foto di Tina Tarabelli
1 Comments
Calendario del cibo italiano: zucchero all’anice stellato e altre idee per aromatizzarlo – Scelgo un libro per bambini con la pancia piena!
30 Agosto 2017 at 14:31
[…] per la giornata nazionale dell’anice, promossa dal Calendario del cibo italiano, ho pensato di condividere un’idea veloce e pratica […]
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