Nel “Caos calmo” dei termini botanici di uso quotidiano il cocomero, alias anguria, e il melone sono una sorta di cugini di primo grado visto che fanno parte della stessa famiglia ma di generi diversi. In Sicilia però il cocomero viene chiamato melone, anzi mellone, mentre in Calabria, per l’amore di cronaca, è conosciuto come “zi’ parrocu” dove ogni riferimento alle persone è solo ed esclusivamente casuale!
Gelo i muluni è una fresca crema di anguria profumata con i fiori di gelsomino tipica di Palermo che viene preparata durante tutta l’estate e in modo particolare a metà luglio, in occasione della festa di Santa Rosalia (u fistinu). Con la consistenza della gelatina e la freschezza di un gelato è il dolce perfetto per affrontare il caldo delle serate estive quando l’aria si impregna di profumi e le musiche e i canti accompagnano la statua della Santuzza nel suo itinerario dalla morte alla vita.
Il gelo non deve essere preparato necessariamente con l’anguria ma anche al caffè, alla cannella, al limone, alla mandorla; può essere arricchito con la granella di pistacchio o le scagliette di cioccolato di Modica e, per testimoniare la lontana ma pur sempre presente l’influenza araba nella pasticceria siciliana, aromatizzato al gelsomino, all’acqua di arance oppure alla delicatissima acqua di rose.
Gelu i muluni
(ricetta dal libro “La Cucina Siciliana” di Maria Adele Di Leo)
1 l di succo di anguria ottenuto frullando la polpa e filtrandola
100 g di zucchero
80 g di amido di mais
Qualche cucchiaio di cioccolato fondente tagliato a cubetti minuscoli
1 stecca di vaniglia
25 g di fiori di gelsomino
Pistacchi tritati
Zucca candita a dadini
Mettete i fiori di gelsomino a macerare in mezzo bicchiere di acqua per una giornata intera. Filtrate.
In una pentola versate il succo dell’anguria, l’amido di mais, lo zucchero e l’acqua al gelsomino. Aggiungete la stecca di vaniglia. Mettete sul fuoco e portate a bollore mescolando continuamente. Cuocete, sempre mescolando, per 4-5 minuti fino ad ottenere la consistenza di un budino. Togliete dal fuoco, eliminate la stecca di vaniglia e aggiungete la zucca candita a dadini. Distribuite nelle coppette individuali di vetro e lasciate raffreddare molto bene. Prima di servire cospargete con il pistacchio tritato e i pezzetti di cioccolato.
Ed ecco i contributi di oggi, realizzati dalla Community, in una carrellata golosissima dei Geli più tipici della nostra tradizione
Gelo di Caffè di Alice Del Re
Gelo all’anguria di Katia Zanghì
Gelo alla cannella di Laura Leoni
Gelo al limone di Antonella Eberlin
testo di Marina Bogdanovic
immagini di Sara Sguerri