E’ un vero peccato che la parola sorbirsi sia arrivata a indicare situazioni noiose e pesanti, perché non c’è nulla di più piacevole e leggero, invece, di questo fresco dessert che tutto il mondo ci invidia.
Se già i Romani erano soliti mescolare neve alle bevande per rinfrescarle, la vera invenzione del sorbetto si deve forse ad una joint-venture arabo-siciliana, con gli Arabi che portarono lo zucchero – fino ad allora sconosciuto – e i siciliani che parteciparono con le nevi dell’Etna, per raffreddare la mistura.
Da allora in poi, però, il merito fu tutto italiano: da quei primi siciliani che appresero l’arte e brevettarono un prototipo di gelatiera, fino ai toscani che, con un tal Ruggiero e il ben più noto Buontalenti, resero universalmente noti nelle corti d’Europa il “ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata” e, a seguire, il gelato.
Tra i pregi del sorbetto, oltre alla bontà, ci sono l’assenza di grassi e la freschezza che lo rendono perfetto anche alla fine di un pasto abbondante. Solo acqua, zucchero e purea di frutta (almeno il 40%), da degustare con agio e tranquillità.
Sorbetto alla mela verde
260 g di acqua
200 g di polpa di mela Granny Smith
80 g di zucchero
25 g di succo di limone
Tagliate la mela a dadini senza sbucciarla e mescolatela con il succo di limone filtrato. Unite l’acqua e lo zucchero e passate al frullatore a immersione. Una volta che il composto è omogeneo potete passarlo nella gelatiera oppure versarlo in un contenitore basso e largo a chiusura ermetica e metterlo in freezer per un’ora. Trascorso questo tempo, frullatelo nuovamente per pochi secondi, per rompere i cristalli di ghiaccio, poi rimettetelo in freezer. Ripetete questa operazione 3 o 4 volte a distanza di mezz’ora per avere un sorbetto dalla consistenza fine.
Testi a cura di Alice Del Re
Fotografie a cura di Sara Sguerri