Blog post

Hanno la forma degli gnocchi ma non lo sono. Si ribellano a chi li definisce ravioli gnudi perché loro, nonostante la sostanza che consiste nel ripieno dei ravioli di magro, si considerano un mondo a parte, semplicemente gnudi. Se proprio devono, accettano di essere chiamati malfatti per via della forma che difficilmente risulta perfetta, oppure scherzosamente strozzapreti e chissà come non strozzavano, semmai facevano ingrassare! Un piatto delle campagne (ormai non solo campagne) toscane più semplice che povero, che consente di sostituire la bieta con gli spinaci, il cavolo nero o l’ortica, con l’unica regola da rispettare senza se e senza ma: essere parsimoniosi con la farina, utilizzandone giusto quanto basta per poterli modellare e ottenere gli gnudi morbidi come un cuscino.

Ingredienti

400 g di spinaci freschi
250 g di ricotta
1 uovo
35 g di farina
3 fogliedi salvia
50 g di Parmigiano Reggiano
25 g di burro fuso
sale
pepe
noce moscata

Mettete la ricotta in uno scolapasta per qualche ora o dalla sera precedente in frigorifero.
Lavate gli spinaci e lessateli in poca acqua salata o a vapore, scolateli molto bene e fateli raffreddare.
Mescolate la ricotta con la farina, l’uovo e il Parmigiano, aggiungete gli spinaci strizzati e tritati, amalgamate bene e unite un pizzico di noce moscata, sale e pepe.
Mettete a bollire una pentola d’acqua salata.
Formate delle polpettine ovali come una mandorla e lessatele fino a quando vengono a galla.
Non cuocete troppi gnudi alla volta e scolateli delicatamente con una schiumarola; poi fateli saltare delicatamente in una pentola dove avrete fatto sciogliere del burro con della salvia.
Serviteli caldi e con abbondante Parmigiano, si scioglieranno in bocca.

Nota: E’ possibile dare una forma tonda agli gnudi, per la realizzazione di piatti più eleganti, come in fotografia.

Sitografia http://www.ilgiornaledelcibo.it/ricetta/gnudi-ravioli-nudi/

Previous Post Next Post