Il Pan Meino, o Panigada, pane dei poveri, fa parte della tradizione milanese di origine contadina e popolare. E’ un pane dal sapore dolciastro, ambrato all’esterno e aromatizzato con fiori di sambuco essiccati. Con il termine Mej, nel dialetto meneghino, si fa riferimento al miglio, cereale povero che i contadini usavano per panificare in mancanza di farina. Solo dopo il 1700 si inizia a preparare questo dolce con una miscela delle più comuni varietà di mais e grano. Usanza vuole che venga preparato nel giorno di San Giorgio, protettore dei lattai. Il 23 aprile. Questa, in origine, era la data indicata per il rinnovo dei contratti sulla vendita del latte tra mandriani e lattai. Il rinnovo del vincolo veniva celebrato offrendo una tazza di panna liquida e del Pan de Mej alla popolazione in segno di riconoscenza verso il Santo, ma anche come simbolo di buon auspicio.
Ingredienti
200 g farina gialla a grana fine (fioretto)
100 g farina gialla a grana grossa
150 g farina bianca 00
150 g burro fuso
100 g zucchero semolato
15 g lievito di birra
3 uova
poco latte
3 cucchiaini di fiori di sambuco
zucchero vanigliato
olio e farina per la teglia
Sciogliete il lievito di birra in poco latte tiepido.
Mescolate insieme le tre farine setacciandole sulla spianatoia. Aggiungete un pizzico di fiori di sambuco, un pizzico di sale, lo zucchero semolato, le uova e il burro fuso. Mescolate bene per amalgamare tutto poi unite il lievito di birra sciolto nel latte. Impastate tutto aiutandovi con poco latte alla volta se necessario. Raccogliete la pasta formando una palla, mettetela in una ciotola e copritela con un tovagliolo. Lasciate lievitare così, in un luogo tiepido.
Nel frattempo ungete di olio e spolverate con la farina una placca, oppure foderatela con della carta forno. Una volta che la pasta avrà raddoppiato il suo volume, lavoratela brevemente per sgonfiarla, poi formate delle pagnottine lievemente schiacciate di circa 10 cm di diametro e allineatele sulla placca tenendole ben distanziate perché tendono ad allargarsi. Cospargete i pani con un poco di zucchero vanigliato e con altri fiori di sambuco. Cuocete in forno già caldo a 190°C per circa mezz’ora.
Varianti:
- Meini fini, prevedono farina fumetto, macinata ancora più sottile, e farina bianca
- Meini greggi, pevedono farina fumetto come i Meini fini, e la glassatura con uno sciroppo di zucchero.
Fonte: Le Ricette Regionali Italiane – Anna Gosetti della Salda – Casa editrice Solares, 2011
Fotografie a cura di Sara Sguerri – Pixelicious